Riforma nella distribuzione dei farmaci: un bilancio positivo dopo un anno

Un anno dopo l’introduzione della nuova modalità di distribuzione dei farmaci antidiabetici, i risultati sono decisamente positivi sia per i pazienti che per il Sistema Sanitario Nazionale.
Questo è quanto emerso durante l’evento “Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma“, tenutosi ieri presso il Ministero della Salute.

Risultati concreti per i pazienti e il sistema
La riforma, promossa dal Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, ha trasferito la dispensazione di alcuni farmaci antidiabetici dalle strutture ospedaliere alle farmacie territoriali.
I numeri parlano chiaro: da maggio a novembre 2024, le farmacie hanno dispensato oltre 2 milioni di confezioni di farmaci antidiabetici a base di gliptine.
“Abbiamo aggiornato un sistema fermo da oltre vent’anni, garantendo ai cittadini un accesso più rapido e semplice ai farmaci e migliorando l’efficienza della spesa sanitaria,” ha dichiarato il Sottosegretario Gemmato durante l’evento.
Questo cambiamento ha significato un miglioramento concreto per centinaia di migliaia di pazienti diabetici, in particolare anziani, che ora possono ritirare i loro farmaci nella farmacia più vicina senza dover affrontare file in ospedale o complessi passaggi burocratici.

Vantaggi economici
La riforma ha portato anche significativi benefici economici. La spesa a carico del Servizio Sanitario Nazionale è risultata inferiore rispetto al precedente sistema di distribuzione diretta e per conto, con un risparmio stimato di 9,7 milioni di euro.
Questo risultato è stato possibile grazie a un nuovo modello di remunerazione delle farmacie e a un sistema di scontistica che ha coinvolto industria, farmacie e istituzioni, in un’azione coordinata promossa dal governo.

Prossimi passi
Il Sottosegretario Gemmato ha annunciato che il percorso di riforma proseguirà. L’AIFA ha ricevuto il mandato di individuare nuove categorie di farmaci da riclassificare entro il 30 marzo 2025, con particolare attenzione a quelli con caratteristiche simili a quelli già riclassificati, a partire da quelli senza brevetto scaduto.
Durante l’evento sono intervenuti anche il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano e il Presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Ugo Cappellacci.

Una proposta innovativa per le malattie rare
In chiusura dell’evento, il Sottosegretario ha lanciato una proposta alle associazioni di categoria Assofarm e Federfarma: distribuire gratuitamente nelle farmacie territoriali, anziché in ospedale, i farmaci per il trattamento delle malattie rare che per modalità di assunzione e somministrazione possono essere trasferiti dalla distribuzione diretta alla convenzionata.
“Abbiamo dimostrato che, con il giusto approccio, è possibile innovare la sanità pubblica rendendola più moderna, efficiente e vicina alle reali esigenze dei cittadini.
Continuiamo tutti insieme su questa strada per ampliare sempre di più la platea dei beneficiari di questa innovazione,” ha concluso Gemmato.
La riforma rappresenta un esempio concreto di come sia possibile migliorare il servizio sanitario, semplificando l’accesso alle cure per i cittadini e ottimizzando al contempo le risorse pubbliche.

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