Rimborsato dal Ssn il farmaco che blocca la pubertà

L’Aifa ha stabilito l’estensione della prescrivibilità e rimborsabilità di un farmaco utilizzato per il trattamento della disforia di genere negli adolescenti, ovvero la patologia per cui non ci si riconosce nel sesso di nascita.

Si tratta di triptorelina, una molecola in grado di agire sul sistema endocrino e sospendere così l’arrivo della pubertà.

L’Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità dopo il parere favorevole del Comitato Nazionale di bioetica, prevedendo che la diagnosi debba essere confermata da una equipe multidisciplinare e specialistica.

Inoltre, l’Aifa è convinta che l’antitumorale si possa utilizzare senza problemi “considerati l’efficacia di triptorelina nel sospendere la pubertà e il profilo di sicurezza del trattamento, il beneficio evidenziato nei diversi aspetti della condizione clinica e l’assenza di alternative terapeutiche più efficaci e/o sicure”.

“La tritorelina è un agonista del rilascio dell’ormone gonadotropico – spiega Paolo Vitti, presidente della Società italiana di endocrinologia – e agisce bloccando la secrezione delle gonadotoprine, ormoni che stimolano le gonadi e regolano quindi la secrezione degli ormoni sessuali “.

“È un farmaco utilizzato da anni in molti tipi di pazienti – sottolinea Vitti – per esempio per bloccare il ciclo mestruale in caso di sanguinamenti genitali legati a diverse patologie, in attesa dell’arrivo naturale della menopausa o per il trattamento di tumori ormono-dipendenti come quello al seno o il cancro alla prostata”.

“Si tratta di un farmaco usato da anni e dagli effetti completamente reversibili. È per questo che gli specialisti che seguono i ragazzi con disforia di genere hanno iniziato a utilizzarlo: si tratta di un farmaco estremamente efficace e sicuro”, conclude il presidente Vitti.

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