
SIF: riconoscere i farmaci innovativi per garantire un miglior accesso alle cure
Durante il 14° Forum nazionale Pharma organizzato dalla Società Italiana di Farmacologia, che si svolge in questi giorni a Roma, è stato trattato il tema di “Come riconoscere l’innovazione e definire l’equivalenza/sovrapponibilità terapeutiche”.
“L’innovazione è un elemento fondamentale del mondo del farmaco – spiega il professor Filippo Drago, professore ordinario di Farmacologia, Presidente del Centro di Ricerca e Consulenza in HTA e Discipline regolatorie del farmaco (Cerd) all’Università di Catania – la ricerca ha come obiettivo principale quello di mettere a disposizione del cittadino nuovi farmaci che possano curare malattie che non hanno una cura o farmaci più efficaci e più sicuri rispetto ad altri disponibili”.
Secondo Drago, inoltre, “per stabilire se un farmaco è innovativo esistono tre criteri, che negli ultimi anni sono stati modificati dall’Agenzia Italiana del Farmaco: il bisogno terapeutico, che si basa sulla presenza o meno di valide alternative terapeutiche per la malattia per la quale un nuovo farmaco è stato studiato; il valore terapeutico aggiunto, cioè il valore che il nuovo farmaco dimostra rispetto alle eventuali alternative disponibili; la qualità delle prove, che si basa sulla presenza o meno di dati solidi sull’attività terapeutica per la malattia per la quale un nuovo farmaco è stato studiato”.
Un farmaco innovativo – conclude Drago -, quindi, non è solo un farmaco nuovo, ma un farmaco che cura una patologia fino a quel momento senza terapia, oppure un farmaco che aggiunge valore in termini di efficacia e/o sicurezza rispetto ai farmaci già esistenti: riconoscere l’innovatività di un farmaco è importante perché consente ai pazienti di beneficiarne rapidamente”.