Streptococco. Cresce la richiesta di tamponi nelle farmacie italiane

Complici anche i sintomi influenzali, la richiesta di tamponi per lo streptococco nelle farmacie italiane è cresciuta.

Un dato positivo, secondo Marco Cossolo, presidente di Federfarma, che ha sottolineato come “il cittadino abbia ora imparato a usare questi strumenti per evitare l’impiego di un antibiotico quando non è necessario”.

L’antibiotico-resistenza rappresenta uno dei più attuali problemi di salute pubblica. A tal proposito, il Piano nazionale di contrasto all’antibiotico-resistenza (PNCAR) 2022-2025 riconosce alle farmacie un ruolo strategico, sottolineando come i farmacisti abbiano il compito di guidare cittadini e pazienti nell’applicare le indicazioni sul corretto uso degli antibiotici e sulla prevenzione delle infezioni.

“Quella dei tamponi ai bambini per lo Streptococco – afferma Cossolo – è anche un’azione di contrasto all’abuso degli antibiotici e l’opportunità di fare questo test in farmacia è prevista dalla stessa norma che ha dato l’opportunità di fare il tampone anti-Covid”.

“I tamponi per lo Streptococco è un nuovo servizio, un’opportunità offerta – ha specificato Cossolo -. È possibile farli sia in farmacia che a casa. Secondo noi è opportuno, per evitare falsi negativi o positivi, che sia eseguito in farmacia come è accaduto per i tamponi Covid. Bisogna fare magari un lavoro insieme, anche col ministero, per eventuali protocolli di intesa”

Oltre alla faringite streptococcica, lo Streptococco A può causare altri tipi di infezione fra cui impetigine, otite media e scarlattina. Normalmente le infezioni che causano la faringite streptococcica e altre malattie lievi si risolvono in una o due settimane

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