
Telemedicina: nel 2024 erogate più di 900mila prestazioni in farmacia
L’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha presentato la piattaforma di Telemedicina, il nuovo servizio che renderà possibile l’erogazione di soluzioni di telemedicina in maniera uniforme in tutto il Paese.
“Un momento da celebrare perché segna, anche simbolicamente, uno spartiacque: da oggi la diagnostica in tele-refertazione, il teleconsulto e gli altri servizi in telemedicina sono strumenti primari di salute diretti al cittadino e a favore di una riduzione concreta delle liste d’attesa. Un traguardo di salute e sostenibilità prima ancora che di tecnologia” spiega Vincenzo Telesca, CEO di MedEA, uno dei gruppi leader di telemedicina in Italia e in Europa accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale.
“Sebbene frammentari, i numeri della telemedicina in Italia parlano di un Paese in forte crescita e capace di rispondere positivamente all’innovazione. Nel solo 2024 sono state erogate più di 900mila prestazioni di telemedicina in Farmacia (dati Federfarma e MedEA). Per dare il metro dell’incremento, bisogna considerare che sono state 1,6 milioni tra 2014 e 2023. Solo il gruppo MedEA ha effettuato 240.000 diagnosi in tele-refertazione nel 2024, con una crescita del 75 % e nei nostri centri di refertazione certificati ha analizzato per esempio, oltre 182mila immagini di sola teledermatologia. In cardiologia, sempre secondo un’indagine di Federfarma, il 52% delle farmacie italiane offre servizi di ECG, il 50% di holter pressorio e il 46% di holter cardiaco”, prosegue Telesca.
“La diagnostica in telerefertazione e le altre prestazioni in telemedicina sono al crocevia dei grandi temi della sanità italiana: invecchiamento in salute, cura delle cronicità, prevenzione, risparmio di economie e di ore lavoro, e spostamento dell’assistenza sul territorio. Su questi temi si gioca la sostenibilità finanziaria e il successo delle cure universali. Se l’innovazione tecnologica diventa prassi e cultura, allora saremo in grado di rispondere alle sfide delle demografie garantendo, più servizi, più accessibilità e più qualità della vita senza eccedere le risorse disponibili”, conclude Vincenzo Telesca.