
Truffa green pass, il NAS intensifica i controlli nelle farmacie
Ne avevamo parlato pochi giorni fa con il vicepresidente di Federfarma nazionale, Alfredo Procaccini. Così, l’allarme lanciato nelle farmacie della capitale, si è trasformato in una raffica di controlli da parte dei NAS, soprattutto nelle farmacie delle regioni settentrionali.
È stata definita la truffa dei “falsi positivi”, poiché sfruttando la positività al Covid di un soggetto diverso dal titolare della tessera sanitaria, gruppi di No Vax hanno ottenuto in farmacia il Green Pass a seguito di un tampone negativo.
“Abbiamo constatato – ha detto Salvatore Pignatelli, comandante del NAS di Milano, nel corso di un intervento al giornale Radio Rai – che a volte per questioni di rapidità non veniva riscontrata l’identità della persona, e questo si prestava ad abusi:
c’era chi si presentava con la tessera sanitaria di altri. Tra gli abusi possibili quello di sottoporre a tampone persone positive con più tessere sanitarie in diverse farmacie, per far emettere Green pass a nome di soggetti non immunizzati.
“Sono 11 le squadre dei Nas – ha continuato il comandante- impegnate nei controlli a campione su farmacie e punti tamponi in tutto il Nord Italia, e sono tenute a controllare l’identità delle persone che si sottopongono al test, essendo un trattamento sanitario che si conclude con un referto”.
Pignatelli ha però sottolineato come ci sia la massima collaborazione da parte delle farmacie: “I punti tampone bloccati sono pochi, e non per ragioni dovute alla truffa dei falsi positivi”.
Christian P.