Tumore al seno. Approvato un nuovo farmaco che sostituisce la chemio

Migliora l’aspettativa di vita per le donne malate di tumore metastatico al seno.
Lo scorso 12 dicembre l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità di abemaciclib per il tumore al seno avanzato più frequente.
Sviluppato e prodotto dalla casa farmaceutica Lilly, si tratta di un inibitore selettivo delle chinasi ciclina-dipendenti (Cdk 4&6)
e può essere somministrato in continuo, inibendo costantemente lo stimolo neoplastico alla proliferazione.

In una terapia insieme a un altro farmaco della terapia ormonale, il fulvestrant, l’abemaciclib ha portato a migliorare l’aspettativa di vita, con una mediana di 46,7 mesi rispetto ai 37,3 mesi di solo trattamento con fulvestrant.
Questo risultato, secondo gli studi, sarà un’arma chiave per le 10mila nuove pazienti italiane che ogni anno lottano contro un carcinoma mammario in stadio avanzato.

“Questo farmaco – come dichiara all’Adnkronos Pierfranco Conte, professore di Oncologia medica all’Università di Padova e direttore della divisione di Oncologia medica 2,
all’Istituto Oncologico Veneto – è un inibitore selettivo molto efficace in grado di prolungare il controllo della malattia nelle pazienti con tumore al seno sensibile agli ormoni.
Aveva già mostrato un notevole beneficio in termini di sopravvivenza libera da progressione, ma ora, i risultati del Monarch 2,
mostrano un miglioramento significativo anche nella sopravvivenza globale delle donne affette da carcinoma mammario avanzato HR+, Her2-.
Ora queste pazienti hanno un’opzione di trattamento che può consentire loro un allungamento di vita.
Non dimentichiamo che quando ricevono una diagnosi di carcinoma mammario avanzato, le pazienti apprendono anche che la loro malattia, per quanto possa essere gestita, rimane incurabile. Oggi possiamo offrire una speranza in più”.

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