Tumore della pelle. Microaghi solubili per erogare farmaci in profondità
Secondo un recente studio condotto dall’Università di San Paolo del Brasile e dalla Queen’s University di Belfast, per combattere il tumore alla pelle una nuova tecnica potrebbe passare attraverso microaghi solubili che, applicati direttamente sul cancro, potranno erogare farmaci e combatterlo grazie anche alla terapia fotodinamica.
L’applicativo, che sta sulla punta di un dito, è composto da 361 microaghi a forma piramidale, alti 0,5 millimetri. I microaghi si dissolvono in un’ora e, nel frattempo, il farmaco viene assorbito. Da quel momento in poi nella regione trattata viene avviato un processo di terapia fotodinamica.
A parere degli studiosi che hanno condotto l’analisi, i farmaci vengono così resi disponibili in modo più omogeneo e a maggiore profondità. Inoltre, le concentrazioni dei principi attivi usati grazie ai microaghi solubili sono 4 volte inferiori a quelle usate tradizionalmente nelle creme.
L’applicativo sviluppato nello studio ha fatto emergere una procedura minimamente invasiva e che non provoca dolore o sanguinamento. Ora i ricercatori vorrebbero trasferire la ricerca in ambito clinico e, dunque, testare lo strumento sull’uomo.