
Università di Milano. Consorzio di probiotici migliora i sintomi collegati al Long Covid
Uno studio clinico coordinato dall’Ospedale Policlinico di Milano, randomizzato, controllato contro placebo, ha valutato l’efficacia di un consorzio di probiotici nel migliorare la fatigue e altri segni e sintomi correlati al Long Covid.
Il Long COVID è una condizione cronica che colpisce individui con pregressa infezione da virus SARS-CoV-2. Il genere femminile e la severità della pregressa patologia indotta da SARS-CoV2 (COVID) sono stati individuati quali fattori di rischio per lo sviluppo di questa condizione, che si stima colpisca più di 65 milioni di persone in tutto il mondo.
Questa condizione risulta caratterizzata da una serie di sintomi, tra cui stanchezza cronica, intolleranza allo sforzo, deterioramento neurocognitivo e sensoriale, disturbi del sonno, mialgia/artralgia e disautonomia. Tra questi, la stanchezza cronica è emersa come un problema gravoso e pervasivo, che ha un impatto significativo sulla qualità della vita e sulle attività quotidiane dei pazienti.
Nonostante i meccanismi patogenetici che determinano il LC non siano ancora chiariti, nei pazienti che soffrono di tale condizione sono documentate alterazioni nella composizione del microbiota intestinale. Questa condizione di disbiosi persiste anche dopo diversi mesi di recupero dall’infezione acuta da SARS-CoV-2.
Sulla base di queste evidenze, un gruppo di ricercatori italiani coordinati dal prof. Flavio Caprioli, medico del Policlinico di Milano e professore di gastroenterologia presso l’Università degli Studi di Milano, ha condotto uno studio prospettico di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, volto a valutare l’efficacia di un consorzio di probiotici, noto come VSL#3, nel ridurre la stanchezza cronica e migliorare ulteriori sintomi correlati alla salute dei pazienti affetti da LC.
VSL#3 è una miscela probiotica multi-ceppo ad alta potenza comprendente lattobacilli, bifidobatteri e streptococco termofilo. Gli studi in vitro hanno dimostrato che l’esposizione di cellule epiteliali umane al VSL#3® abbia un impatto positivo sui processi funzionali e riparativi della barriera intestinale.
I risultati dello studio hanno mostrato come la somministrazione di VSL#3 determinasse una riduzione statisticamente significativa della fatigue associata all’LC misurata attraverso la Chalder Fatigue Scale (endpoint primario dello studio). Gli effetti benefici del trattamento probiotico sono stati mantenuti per 4 settimane dopo la sospensione del trattamento.