Vaccino contro il morbillo, unica arma per prevenire la PanEncefalite Sclerosante Subacuta

Il vaccino contro il morbillo è l’unica arma a disposizione per prevenirne l’infezione naturale e, di conseguenza, le numerose complicanze che ne possono derivare, inclusa la PanEncefalite Sclerosante Subacuta (PESS), una malattia in cui i nervi e il tessuto cerebrale degenerano progressivamente, solitamente con esiti mortali.

La conferma arriva da uno studio condotto dai ricercatori del Laboratorio Nazionale di riferimento per il morbillo e la rosolia dell’ISS in collaborazione con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Lo studio descrive il monitoraggio di casi di quattro bambini maschi di età compresa tra i 3 e i 16 anni, che hanno contratto il morbillo e, a distanza di anni, sviluppato la PESS.

In un caso, l’esposizione al virus è avvenuta all’età di 3 anni, quindi dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino, che, come noto, protegge solo il 95% degli immunizzati e la PESS si è manifestata dopo oltre 12 anni dall’infezione primaria.

Negli altri tre casi, nei quali la PESS si è manifestata a distanza di 3-5 anni dall’infezione naturale, il morbillo era stato contratto tra i 14 giorni e gli 11 mesi di età, prima della vaccinazione, trasmesso dalle madri stesse. Poiché il vaccino contro il morbillo è programmato a partire dai 12 mesi di vita, il primo anno è il periodo in cui il paziente è più a rischio a causa dell’assenza di immunità (come è avvenuto per tre dei quattro casi osservati).

La PanEncefalite Sclerosante Subacuta (PESS) è un raro disturbo degenerativo progressivo del sistema nervoso centrale causato dall’infezione persistente del virus del morbillo (MeV).

La malattia è caratterizzata da una latenza molto lunga, che varia da 1 mese a 27 anni, con un’insorgenza media di 12 anni. Una latenza più breve è legata a un’infezione primaria precoce, a meno di 2 anni di età, di solito associata a cluster familiari, principalmente a causa della mancanza di copertura vaccinale nei genitori.

Dopo l’infezione primaria, nei bambini può verificarsi un’infezione persistente del virus nel SNC, che a distanza di anni può riattivarsi portando alla sua progressiva degenerazione. La PESS colpisce principalmente bambini e giovani adolescenti, il più delle volte con esito fatale.

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